Di Legambiente Tradate, Thursday 20 October 2011 |
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Legambiente Tradate ha ricevuto in questi giorni numerose segnalazioni di cittadini allarmati che segnalavano la distruzione di una parte del parco di alberi di alto fusto di Villa Inzoli. Già l’anno scorso segnalammo a tutta la cittadinanza che “stranamente” venivano tagliati tutti gli alberi secolari più belli del parco della villa lasciando in piedi quelli morti e malati (mentre personaggi autorevoli sulla stampa dichiaravano il contrario!).

A tutti i cittadini di Tradate che hanno a cuore l’ambiente della nostra città Legambiente Tradate vuole far sapere che da anni stiamo confrontandoci con l’Amministrazione per poter giungere ad una inversione di tendenza nei confronti dell’uso del suolo.
Due anni fa, con la campagna di raccolta firme per un “CONSUMO DI SUOLO ZERO” abbiamo raccolto più di 800 firme, tra le quali spiccavano quelle del nostro attuale Sindaco e del Vicesindaco, nonché assessore all’ecologia.
Con questa petizione popolare si chiedeva una presa di posizione da parte del Consiglio Comunale per impedire ulteriori cementificazioni dopo anni di notevole e continuata edificazione (che ha portato ad avere a Tradate un enorme numero di case non utilizzate).
Ci chiediamo cosa possiamo rispondere a tutti i cittadini firmatari se,dopo due anni, la logica di lottizzazione e del profitto domina ancora contro qualsiasi tentativo di introdurre un approccio più sensibile alle istanze dell’ambiente.
Il disboscamento di questi giorni in Villa Inzoli (un altro bosco che scompare per lasciar spazio a cemento-residenze di lusso), dopo tutto quello a cui abbiamo assistito in questi anni, non è che l’inizio di ciò che ancora avverrà in un prossimo futuro:
scomparirà il grande parco secolare di Villa Mayer ad Abbiate ( una parte è già stata trasformata in un prato con tanto di vialetto illuminato!)
scomparirà una enorme porzione di bosco adiacente alla nuova zona industriale interrompendo per sempre il corridoio ecologico della valle Olona (nuovo PIP)
scomparirà il bosco di via Broggi (tanto difeso dagli abitanti del quartiere), che risultava di proprietà del comune e della chiesa
scomparirà il bosco adiacente alle vie Rigamonti- Mayer, ove già una parte di bosco è stata sacrificata per lo “sviluppo” una improbabile futura viabiltà
E’ evidente la nostra amarezza e la nostra frustrazione, tuttavia il nostro operato continua, continuiamo ad educare i giovani, a piantare con essi nuovi alberi puntando su un cambio di mentalità e di cultura, sperando che in quel momento ci sia ancora qualcosa da salvare!
Legambiente Tradate vorrebbe perlomeno constatare che l’Amministrazione, nella stesura dell’imminente Piano di Governo del Territorio, applichi il criterio di massimo rispetto per l’ambiente.
Non ci riferiamo tanto al colore delle mattonelle o alla scelta delle roselline delle bordure ma a soluzioni e criteri per la salvaguardia dell’ecosistema, mantenendo per esempio corridoi ecologici, aree verdi boscate, all’obbligo di nuove piantumazioni, a compensazioni ambientali reali e non di facciata…
Legambiente Tradate offre come sempre la propria collaborazione ad un tavolo con Amministrazione e Commissione Territorio per ogni scelta a riguardo.
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